Chanson de toile

Le filatrici di Laren
Max Liebermann, Le filatrici di Laren

Nella recente conferenza n. 17 (2 aprile) del corso di lingua e civiltà greca, l'attenzione è stata focalizzata sul noto frammento 102 Voigt di Saffo, che richiama un motivo che trova analogia nella poesia popolare di tutte le letterature.

La ‘dolce’ (γλύκηα) madre viene invocata come affettuosa confidente da parte di una fanciulla («anonima e proprio per questo tale da confondersi con tutte coloro che intonano la canzone», F. Ferrari), che soffre in modo struggente per l'amore nei confronti di un ragazzo. 

Γλύκηα μᾶτερ, οὔ τοι δύναμαι κρέκην τὸν ἴστον
πόθῳ δάμεισα παῖδος βραδίναν δι᾽ Ἀφροδίταν

Il breve testo, tramandatoci dal metricologo Efestione, appartiene alla tradizione dei canti di lavoro, e precisamente alle canzoni intonate durante la tessitura (le chansons de toile, appunto).

Nella conferenza si è fatto riferimento a questa tradizione di poesia popolare, con riferimento a Leopardi (A Silvia), ad Archiloco (fr. 196 West) e alla poesia popolare inglese. Buona visione!

17. Una chanson de toile in Saffo

Il filmato può essere visualizzato in formato più grande: clicca qui!


Sono stati pubblicati anche nel Forum,  e via mail i files di testo e audio n. 17, reperibili cliccando su questo link.


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