
Nella recente conferenza n. 17 (2 aprile) del corso di lingua e civiltà greca, l'attenzione è stata focalizzata sul noto frammento 102 Voigt di Saffo, che richiama un motivo che trova analogia nella poesia popolare di tutte le letterature.
La ‘dolce’ (γλύκηα) madre viene invocata come affettuosa confidente da parte di una fanciulla («anonima e proprio per questo tale da confondersi con tutte coloro che intonano la canzone», F. Ferrari), che soffre in modo struggente per l'amore nei confronti di un ragazzo.